L’importanza della diagnosi precoce delle patologie uditive nel bambino

Dopo la nascita il sistema uditivo svolge un ruolo importantissimo nello sviluppo della comunicazione verbale che è la modalità di interazione privilegiata nella nostra specie. Quando la funzione uditiva è normale, i bambini acquisiscono spontaneamente il linguaggio stando a contatto con gli adulti. Il periodo definito “critico” per lo sviluppo delle competenze linguistiche è rappresentato dai primi tre anni di vita.

È per questo motivo che la diagnosi di una eventuale ipoacusia deve necessariamente essere precoce. Le manifestazioni cliniche delle ipoacusie, sono varie a seconda del grado del danno uditivo e dell'età in cui si manifesta.

Gli effetti sono tanto più severi, quanto più precocemente e quanto più persistono i difetti dell'udito. Le patologie che colpiscono l'orecchio del bambino sono molteplici e possono manifestarsi alla nascita (sordità congenite, genetiche ecc...) nell'epoca neonatale o perinatale (post infezione CMV, Rubeovirus, ecc...) o nell'età pediatrica (tipiche le ipoacusie secondarie a patologie a carico dei distretti respiratori superiori). In considerazione di questo è fortemente consigliato valutare il piccolo paziente fin dalla nascita indipendentemente dai fattori di rischio che aumentano la probabilità di patologia (prematurità, familiarità, ecc...) e successivamente ogni qual volta si presenti un dubbio di ipoacusia. Gli strumenti diagnostici a nostra disposizione sono sicuri, rapidi e non invasivi e permettono un'ottimale valutazione della funzionalità uditiva nei bambini di tutte le età.