Timpanoplastica

E' così chiamata ogni intervento chirurgico che si esegue nella "cassa del timpano" cioè sugli spazi aerei e sulle strutture ossee (staffa, incudine e martello) dell'orecchio medio e della mastoide sia per trattare la malattia che per ricostruirne la funzionalità.
Si parla di timpanoplastica chiusa se si conserva la parete posteriore del condotto uditivo esterno e questo mantiene la sua normale conformazione anatomica oppure di timpanoplastica aperta se la parete posteriore viene abbattuta e al posto del condotto uditivo rimane un’ampia cavità.
L’intervento può essere talora eseguito in due tempi, in particolare in patologie che presentano il rischio di residuo di malattia nell’orecchio come il colesteatoma. L’intervento può essere eseguito sia in anestesia locale che generale. La scelta del tipo di anestesia viene discussa con il paziente.

Lo scopo dell’intervento è diverso a seconda della patologia che si intende curare. Se si tratta di una perforazione semplice (otite media cronica semplice) lo scopo è quello di evitare le infezioni che potrebbero raggiungere l’orecchio attravverso la perforazione e ripristinare un udito normale. Se si tratta di una otite media cronica colesteatomatosa lo scopo principale diventa quello di evitare le possibili complicanze di questa patologia cioè: danno alle cellule uditive, fistola dei canali dell’equlibrio, paralisi del nervo facciale, infezioni endocraniche (meningite, ascesso cerebrale).  Il paziente viene in genere dimesso il giorno dopo l’intervento se questo è stato eseguito in anestesia generale mentre può essere dimesso in giornata se si è usata l’anestesia locale. L’intervento non è in genere doloroso e sono pochi i pazienti che hanno bisogno di assumere farmaci antidolorifici.
Risultati attesi:
Per quanto concerne la ricostruzione della membrana timpanica la percentuale di successo è solitamente molto alta con ripristino di una normalità della funzione timpanica e uditiva. Qualora si tratti di una timpanoplastica eseguita per una patologia più importante quale il colesteatoma i risultati dipendono dalle condizioni pre-operatorie della funzione delle cellule uditive, dagli eventuali danni a carico della catena degli ossicini e dalla funzione della tuba di Eustachio che ha la funzione di rifornire di aria l’orecchio medio.
Rischi e Possibili complicanze
Tutti gli interventi chirurgici presentano dei rischi e delle complicanze che possono essere legate all’anestesia locale o generale, alla presenza di particolari patologie del paziente o rischi  legati al tipo di patologia presente e conseguentemente al tipo di intervento eseguito
Le complicanze più specificatamente attinenti all’intervento di timpanoplastica e più frequenti sono:
• infezioni postoperatorie con danno alla funzione uditiva e vestibolare che è inferiore all’1%

• mancato attecchimento della nuova membrana timpanica che è di circa il 5%

• rischio di danno alla funzione delle cellule uditive che può essere minimo o più di rado può portare ad una sordità totale ma che è inferiore all’1%

• rischio di paresi del nervo facciale che va distinta in transitoria da anestetico locale della durata di circa tre ore che è di circa 5% e transitoria della durata di alcuni giorni che può richiedere re-intervento che è di circa lo 0,5%; rarissima la permanente che è inferiore all’1 per mille

• alterazione della funzione gustativa del 1/3 anteriore della lingua ( in genere transitoria) dal lato operato che è di circa il 5%