Esame Vestibolare

L'esame, indicato nello studio delle vertigini, valuta la funzione del labirinto mediante lo studio del riflesso visuo-vestibolare (interazione tra funzione del labirinto e movimento degli occhi). Il labirinto è quella parte dell’orecchio interno che tra le altre cose, si occupa del nostro equilibrio e gli stimoli che provengono da questa regione, in condizioni fisiologiche, si intergrano perfettamente  con quelli che provengono dall’apparato visivo e da quello scheletrico al fine di un’ottimale mantenimento della postura.Il test è ambulatoriale ed ha una durata variabile dai 10 ai 40 minuti circa. Il labirinto può essere stimolato (per valutare un’eventuale risposta patologica) tramite movimenti meccanici o tramite stimolazione con acqua. La stimolazione provoca movimenti involontari degli occhi (nistagmo) che vengono osservati dall'esaminatore mediante appositi occhiali o registrati (Nistagmografia).
La metodica consente di valutare il funzionamento del labirinto sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

Tutti gli esami che possono essere eseguiti per valutare in modo specifico il labirinto,  sono indolori ed innocui; può presentarsi, tuttavia, una vertigine che scompare nel giro di 2-3 minuti. In alcuni casi, questa può essere piuttosto violenta ed accompagnarsi a senso di nausea; perciò il paziente dovrebbe recarsi a sottoporsi all'esame accompagnato da un parente o da altra persona e non assumere cibi nelle due o tre ore che lo precedono.

La causa più frequente di vertigine imputabile all’organo interno dell’orecchio, è la canalolitiasi o cupololitiasi. La patologia, è determinata da un brusco distacco di piccole formazioni dette otoliti all'interno del labirinto, distacco che avviene per cause non ancora del tutto note anche se sono state formulate diverse ipotesi: disturbi della microcircolazione ematica, traumi cranici o cervicali, forme idiopatiche.

La sintomatologia, ad insorgenza improvvisa, è caratterizzata da:
• Violente vertigini rotatorie (oggettive) di brevissima durata (da qualche secondo a qualche minuto) scatenate dai movimenti del capo e del collo e del tronco

• Nistagmo (movimento involontario degli occhi) con caratteristiche particolari
• Tendenza alla recidiva
• Assenza di sintomi otologici e neurologici

Presenza di sintomi neurovegetativi (nausea, conati di vomito, tachicardia) di breve durata.
La diagnosi viene formulata, oltre che dalla tipica descrizione dei sintomi, anche da una manovra eseguita dallo specialista che evidenzia la presenza del tipico nystagmo (manovra diagnostica di Dix-Hallpike o di Semont).